I glicini del cavalcavia

Glicine era una ragazza di una bruttezza senza speranza. I ragazzi non la degnavano di un’occhiata e di sicuro nessuno la invitava a fare una passeggiata romantica. Un giorno la poverina, stanca e avvilita di questa sua condizione di eterna esclusa, era andata a camminare in un prato e piangendo disperatamente si era appoggiata ad un tronco, naturalmente secco,  ma le lacrime, anzichè scorrere fino a terra, si avviticchiarono intorno al tronco trasformandosi in grappoli di fiori violetti mentre il corpo di Glicine prendeva la forma di un fusto flessibile e le braccia diventavano rami che reggevano le infiorescenze. Questo racconta una leggenda e se ci fosse un fondo di verità sul cavalcavia di corso Bramante, a Torino, si sarebbero ritrovate decine di ragazze non particolarmente attraenti.

Infatti su entrambi i lati del corso, lungo i marciapiedi, corrono piante di glicine sistemate a distanza regolare tra loro, a formare uno scenografico  e profumatissimo pergolato. Desidererei tanto conoscere il motivo per cui sono stati piantati dei Wisteria sinensis, quando e a chi è venuta questa singolare idea perchè è abbastanza inconsueto trovare delle piante di glicine utilizzate come ornamento verde in una strada di pubblico passaggio.

Percorrere a piedi  questo tratto del cavalcavia è quanto di più inebriante si possa trovare in piena città e anche la vista è appagata dal colore dei fiori in questo periodo dell’anno.

Sarà colpa della moda

 

il glicine in terrazzaAnche le piante sono inconsapevoli protagoniste di momenti di successo: alcuni generi salgono alla ribalta e tra incroci e rimaneggiamenti genetici continuano a brillare con la loro presenza, altri scompaiono dai nostri giardini e se ne perde l’uso e la memoria per comparire dopo alcuni annicome revival. A volte è una scelta legata Continua a leggere