Il giardino che c’è in noi

Adesso so tante cose sulle piante, sulla terra, sull’acqua.

So che per farsi un giardino di cui godere si devono imparare e seguire le leggi della natura, del clima, dell’esposizione e pianta per pianta del suo modo di crescere.

Ma in più so che un giardino si può adattare alla propria necessità, al proprio gusto, al proprio desiderio.

Ognuno di noi ha dentro di sé un giardino ideale che non conosce, che si manifesta e si chiarisce mentre fa del giardinaggio, così da arrivare ad ottenere il proprio giardino personale nei grandi spazi o limitato dentro un vaso solo.

Dall’Introduzione di “Autodidatta in giardino” di Anna Maria Sacco Novaro

Libro da cui imparare il gusto della sfida con sé stessi e assaporare la gioia di creare per vedere se si è capaci di farlo.

E questo….

… è il mio giardino.

P.S.  Notizie sull’autrice del libro citato si possono trovare qui

I giusti

I giusti

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.

Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.

Il ceramista che intuisce un colore e una forma.

Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

Jorge Luis Borges

Choisy-le-Roi, 1946Choisy-le-Roi, 1946

Robert Doisneau (1912-1994 )



Film d’estate

Emma Thompson interpreta Beatrice

Sono un’appassionata divoratrice di film. Amo seguire lo svolgersi della storia guardando con particolare attenzione i luoghi usati come sfondo per le scene, attratta dai colori e dalla luce; mi rendo conto che è un punto di vista personale, in ogni caso, un film per vederlo veramente non dovrebbe essere visto una sola volta (un po’ come per la lettura di un un libro,soprattutto se ti è piaciuto la prima volta).
Ho pensato di suggerire un film che considero molto interessante sia per la storia, tratta da un’opera di William Shakespeare, sia per la regia dell’attore Kenneth Branagh, grande interprete dell’opera shakespeariana. Se per curiosità si vuole approfondire ho riassunto un articolo pubblicato su Gardenia – giugno 1996.

… Nel suo “Molto rumore per nulla” Branagh sceglie di realizzare l’azione della commedia ( che W. Shakespeare  ambientava a Messina) negli spazi dell’incantevole Villa Vignamaggio, nel Chianti. giardino di villa Vignamaggio

L’antica dimora patrizia, incastonata tra le doci colline toscane si affaccia su un piccolo ma complesso giardino all’italiana, saturo  di geometrie verdi e architetture vegetali sapientemente controllate dall’uomo. Ed è proprio qui, in questa specie di recinto magico, che il regista fa svolgere quasi totalmente la vicenda sospesa in un tempo al di fuori della storia… Continua a leggere