Pensieri di Natale per le antiche scale

Per arrivare a casa devo salire quattro rampe di scale. Di solito ho anche le borse della spesa e comunque é difficile che salga a mani vuote. L’esercizio fisico aiuta e salendo  mi vengono dei pensieri. Pensieri che scorrono e si disperdono come le palline di mercurio di un termometro rotto.

Prima rampa. Oggi ho pensato che dopodomani faremo l’albero, che dovremo portarlo su dalla cantina e che sembra vero perché come quelli vivi perde gli aghi e poi occorre tornare giù a spazzare. E le decorazioni? Sono sicura di non averle spostate e di trovarle quando la Figlia uno, presa dallo spirito natalizio e creativo che inizia a pervaderla già all’inizio di novembre, mi chiederà:” Mamma sai dove sono le decorazioni?”

Seconda rampa. Dicembre, Natale. Quando ero piccola mi piaceva il Natale. Per i regali? Erano bellissimi? Forse. A me sembravano bellissimi. E a pensarci bene non erano quasi mai quello che avevo richesto ma quando aprivo i pacchi mi davono la sensazione che il regalo era un pensiero d’ amore.

Terza rampa. Quando ho visto il primo albero di Natale quest’anno? Ah sì, era  nella vetrina di un negozio del centro e il 2 novembre era appena trascorso. ” Ma come passa in fretta l’anno…”

Quarta rampa. Quanto tempo é passato da quando ho preparato l’ albero per il primo Natale della Figlia uno… che stupore nei suoi occhi per le luci e i colori. E  poi, un po’ più avanti nel tempo, anche per la Figlia due che ha continuato a spostare le decorazioni sui rami trasformandolo in un abete in continuo divenire.

Pianerottolo. Questa mattina mi ero svegliata un po’ irascibile ma salendo le scale i pensieri natalizi mi hanno catturata.