L’ultimo primo giorno di scuola

Quando hai dei figli quello che non sai è che certi momenti,  che credevi fare oramai parte del tuo passato, ritornano. L’impressione di aver già vissuto si manifesta quando ti viene annunciato che i tuoi prossimi giorni dipenderanno dall’esito di una tal verifica o di una interrogazione orale che è scritta ( ovvero è una sorta di quiz a crocette).

Pur non essendo tu la vittima sacrificale di questo percorso per giungere alla fine di un qualsiasi anno scolastico, cominci ad essere presa da una strana sensazione alla bocca dello stomaco e il tuo umore diventa altalenante, inizi a patire una specie di sdoppiamento della personalità:  a quel punto partono una serie di immagini con musica di sottofondo, un flash back della figlia-scolara-bambina che corre festosa all’asilo, alle elementari, alle medie, al liceo e senti che se dipendesse da te faresti in modo che tutto fosse facile , comprensibile, superabile, che qualsiasi compito in classe potesse essere considerato tra le cose che ti piacciono di più.

La parte razionale di te spegne la musica. Una luce si accende, si spegne per segnalare che è pericolossissimo farsi prendere dai sentimenti, comprensivi ma non mollaccioni, seguire e saper intervenire al momento giusto. Almeno sperare che la presenza che hai manifestato per le faccende scolastiche e gli eventi della vita, fino a questo punto, sia stata assimilata e poi… questo è l’ultimo primo giorno di scuola per me.

P. S.  Con te AB, mi auguro!

The Clock.

Robert Doisneau

I giusti

I giusti

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.

Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.

Il ceramista che intuisce un colore e una forma.

Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

Jorge Luis Borges

Choisy-le-Roi, 1946Choisy-le-Roi, 1946

Robert Doisneau (1912-1994 )