Ci sono momenti in cui mi devo proprio fermare perché quello che sto vedendo è qualche cosa di grande. Accosto l’auto cercando di non finire nel fosso, scendo cercando a tastoni la macchina fotografica nella borsa. Mattina di nebbia, non fitta fitta ma quel tanto che basta per sentirmi lontano anche se la strada provinciale è poco distante in linea d’aria. Lì, accanto alla bealera con pochissima acqua, si allarga un campo di grassi, turgidi, colorati… cavoli.
Bellissimi! Allineati ma non rigidi; una patina cerosa ricopre quelli a foglia liscia mentre i verdi, i cavoli verza per intenderci, hanno foglie spesse e bollose. Mi sono avvicinata per fotografare meglio…
La scoperta di un piccolo universo di luce e colore è valsa la sosta.