Ieri, oggi, domani
L’importanza di essere donna
Citazione
” La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.”
William Shakespeare
Auguri…
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Cinema for ever
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Gente che corre da un Cinema Massimo ad un Cinema Reposi o un Lux, incontrando altra gente che corre in verso opposto per arrivare a vedere tutti gli spettacoli di cui si ha il biglietto o l’abbonamento. Questa è la caotica settimana che accomuna tutti i cinefili che, alla fine del giorno, hanno trascorso minimo cinque ore a guardare lo schermo… ma ne vale la pena.
Pallida luna
Regine e ciliegie
L’aspetto più brutto di farsi una overdose di ciliegie è che restano lì tutti i noccioli a ricordarti quante ne hai mangiate
Andy Warhol
Oggi mangiando le ciliegie ascoltavo la radio, la regina Elisabetta festeggia i 60 anni di regno nell’Abbazia di Westminster e mi è tornata alla mente una canzoncina che la maestra ci aveva fatto imparare ormai nell’altro secolo.
A volte non so in che giorno vivo e all’inizio di ogni anno devo concentrarmi per ricordarmi che devo aumentare di una cifra il numero che lo indica, a parte queste avvisaglie di senilità ho però ben presente alcune sensazioni che mi riportano indietro nel tempo. La canzoncina veniva cantata nel cortile della scuola elementare durante l’intervallo e noi bambine (classe solo femminile) la cantavamo accompagnandola con le braccia alzate e le mani che ruotavano nell’aria…
Io son contadinella
della campagna bella
se fossi la regina
sarei incoronata,
ma son contadinella
mi tocca lavorar.
E cinquecento cavalieri
con la testa insanguinata
con la spada sguainata
indovina che cos’è.
E sono, sono le ciliegie!
Sono, sono le ciliegie.
Sono, sono le ciliegie
che maturan nel giardin.
Mangiando ciliegie vengono strani pensieri. Un’unica certezza, anzi due: non avrei voluto essere regina ed è vero il detto che una ciliegia tira l’altra.
Anche gli uomini possono essere amici degli animali
Gli gnomi alla conquista del Chelsea Flower Show
Per la prima volta alla storica Chelsea Flower Show , vetrina di creazioni e allestimenti floreali, sono ammessi gli gnomi. Ovviamente non crature in carne ed ossa ma statue che trovano dimora in molti giardini anche nostrani.
La Royal Horticultural Society (RHS) ha deciso di revocare temporaneamente il divieto con cui queste “mitiche creature dai colori vivaci” erano state bandite dal Chelsea e di celebrare tutte le “gnomerie” proprio nel centenario dalla prima mostra del 1913.
Questa apertura nei confronti degli gnomi da giardino ha sollevato reazioni e commenti discordanti tra i puristi un po’ snob che li considerano una contaminazione del paesaggio e gli oiks (termine gergale per definire persone prive di gusto) che invece li amano tantissimo. E’ comunque un tentativo di riflettere gusti estetici meno ricercati e più semplici con l’intenzione di avvicinare la gente e di raccogliere fondi per la RHS Campaign for School Gardening mettendo all’asta 100 coloratissimi gnomi dipinti da personaggi celebri come Dame Judi Dench e Maggie Smith, Elton John, Dolly Parton e altri.
Molti espositori e giardinieri hanno approvato la presenza permanente di questo piccolo popolo tra i cespugli e un progettista di giardini, rimasto rigorosamente anonimo, ha dichiarato “Finalmente, era ora. Cosa c’è di sbagliato? Sì, sono pacchiani, ma io stesso segretamente ne ho presi tre”.
Personalmente non metterei uno gnomo come elemento decorativo nel mio giardino e condivido con la protagonista del “Favoloso mondo di Amélie” il desiderio di allontanare e spedire per il mondo il nano da giardino di suo padre…
Non un giorno qualunque: è il 25 Aprile
Siamo di nuovo qui. Un altro venticinque aprile che viene e poi passa come un giorno di festa qualunque.
– Ma che festa è? Saranno aperti i negozi? Vai via con i tuoi a prendere un po’ di sole? Peccato, così a metà settimana, i bambini poi tornano a scuola e non si può fare il ponte lungo. Con tutti problemi che ci sono queste feste inutili dovrebbero proprio toglierle…-
E’ stato il “dovrebbero” che ha toccato un nervo scoperto. TU che parli senza pensare, senza chiederti mai perchè tutto accade, che non sai perchè ignori sordamente e ciecamente tutto quello che c’è intorno, che sei perennemente vittima ma che non agisci e demandi a chi ti promette di facilitare la tua esistenza. NOI non avremmo vissuto come abbiamo vissuto se ALTRI non avessero avuto coscienza e desiderio di poter vivere in libertà. Liberi di esercitare i propri diritti e assolvere i propri doveri.
Per voi, Sconosciute su un tram qualunque, festeggio il 25 Aprile nel ricordo,nella speranza e con partecipazione.
Avevo due paure
La prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile.
✎ Giuseppe Colzani